
Storia e Origine Dei Nomi di Alcuni Piatti Giapponesi
06/05/2025- Casa
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In giapponese esiste una parola molto usata che rispecchia perfettamente la filosofia ed il modo di vivere del suo popolo: Ganbatte.
Sappiamo bene quanto i giapponesi siano gentili e ci siano molte parole e modi di parlare che esprimono questo lato del loro carattere, tuttavia il popolo giapponese è anche molto serio, responsabile sul lavoro e negli impegni della vita.
Ecco, ganbatte rappresenta esattamente questa doppia anima: è una parola di incoraggiamento e un invito concreto a impegnarsi, a fare tutto il possibile per raggiungere un obiettivo sempre però con spirito ottimistico e positivo.
Cosa Significa Quindi Ganbatte?
Letteralmente, ganbatte significa “dai il massimo” o “fa’ del tuo meglio” e si usa ogni volta che qualcuno sta per affrontare una sfida, grande o piccola: un esame, una partita, una giornata faticosa al lavoro, perfino prima di pulire casa.
È una parola jolly, buona per tutte le situazioni in cui serve un po’ di spinta. Non viene utilizzata per augurare buona fortuna, perché in Giappone la fortuna è considerata imprevedibile.
Etimologia di Ganbatte
L'etimologia della parola è incerta. Le due teorie principali sono:
- Evoluzione di significato da 眼張る (ganbaru, stessa parola ma con kanji diversi), che significa “sorvegliare qualcosa, fissare qualcosa”, letteralmente “tenere d’occhio qualcosa”.
- Oppure una modifica di pronuncia della parola 我に張る (ga ni haru), letteralmente “attaccarsi ai propri desideri, insistere sul proprio punto di vista”.
Inizialmente comunque Ganbatte veniva usata con il significato di “essere testardo, ostinarsi”, con una connotazione negativa. Il significato moderno e positivo di “perseverare, resistere” si è affermato solo dopo la fine del periodo Edo, nel 1868.
La scrittura attuale è un ateji (当て字), ovvero un uso di caratteri scelti per il loro significato piuttosto che per la pronuncia: il kanji 頑 (gan) viene usato per esprimere l’idea di ostinazione, perseveranza.
Il verbo 張る (haru o baru) invece significa letteralmente "tendere", "stendere", "allungare", "espandere" o anche "gonfiare". È usato in molti contesti per indicare l’idea di "tirare qualcosa fino al limite", "tendere con forza", oppure "insistere", "farsi avanti".
Alcune fonti utilizzano sia 頑張る sia 眼張る per indicare il significato di “perseverare, resistere”. Altre invece considerano queste due forme come voci distinte e separate.

Le Varie Forme di Ganbatte
Come ogni parola giapponese che si rispetti, anche ganbatte ha diverse sfumature e varianti, a seconda del grado di cortesia e della relazione tra gli interlocutori.
- Ganbatte ne (頑張ってね) È la versione più affettuosa, informale, usata tra amici, familiari o persone con cui si ha confidenza. La particella ne ammorbidisce il tono, trasformando l’imperativo in un invito quasi confidenziale.
- Ganbatte kudasai (頑張ってください) Questa è la forma educata, adatta a situazioni formali o verso persone con cui si vuole mostrare rispetto. Aggiungere kudasai (per favore) rende l’espressione cortese senza intaccarne la forza esortativa.
- Ganbarimasu (頑張ります) In questo caso, il soggetto è chi parla: significa “mi impegnerò”, “farò del mio meglio”. È una dichiarazione d’intenti, spesso utilizzata per esprimere il proprio impegno in prima persona.
- Ganbarimashou (頑張りましょう) Questa forma include chi parla e chi ascolta in uno sforzo condiviso. Si può tradurre con “diamoci da fare”, “impegniamoci insieme”, ed è molto usata nei contesti di squadra, a scuola, al lavoro o nello sport.
Alcuni Esempi
Ecco alcuni esempi con la parola Ganbarimasu:
- 試験に合格するために、がんばります。 ひけんに ごうかくするために、がんばります。 Shiken ni goukaku suru tame ni, ganbarimasu. → Mi impegnerò per superare l’esame.
- 明日のマラソンで、最後までがんばります。 あしたの マラソンで、さいごまで がんばります。 Ashita no marason de, saigo made ganbarimasu. → Domani alla maratona darò il massimo fino alla fine.
- 仕事を早く終わらせるように、がんばります。 しごとを はやく おわらせるように、がんばります。 Shigoto o hayaku owaraseru you ni, ganbarimasu. → Farò del mio meglio per finire il lavoro in fretta.
- 日本語が上手になるように、毎日がんばります。 にほんごが じょうずに なるように、まいにち がんばります。 Nihongo ga jouzu ni naru you ni, mainichi ganbarimasu. → Studierò ogni giorno per migliorare il mio giapponese.
- みんなの期待に応えるために、がんばります。 みんなの きたいに こたえるために、がんばります。 Minna no kitai ni kotaeru tame ni, ganbarimasu. → Mi impegnerò per soddisfare le aspettative di tutti.
Ganbatte Nella Cultura e Nella Società Giapponese
Il concetto di ganbatte è profondamente radicato nel tessuto sociale giapponese. Riflette valori come il senso del dovere, la perseveranza, la disciplina e il rispetto per gli altri. In una cultura dove l’armonia collettiva (wa) è centrale, l’impegno individuale viene visto come un contributo essenziale al bene comune.
Non a caso, nei momenti di difficoltà collettiva, questa parola assume un significato quasi simbolico. Dopo il terremoto e lo tsunami del 2011, slogan come Ganbare Nihon (“Giappone, resisti!”) hanno unito il paese in un coro di resilienza.
È un’espressione che infonde forza, trasmette solidarietà e richiama ciascuno al proprio ruolo nella ricostruzione. Tuttavia, questa continua esortazione a non mollare ha anche un lato più critico.
In una società in cui la pressione sociale è forte, ganbatte può diventare un imperativo a non mostrare debolezza, a non chiedere aiuto, a sopportare anche oltre il limite.
È il rischio di trasformare la virtù della perseveranza in un carico emotivo eccessivo. Nonostante queste ambivalenze, ganbatte rimane uno dei termini più rappresentativi della cultura giapponese. Una parola semplice, che però racchiude una visione complessa della vita: fatta di impegno, di rispetto, di resilienza.
Dire ganbatte significa riconoscere il valore della fatica, ma anche offrire un sostegno discreto, silenzioso, efficace. Proprio come fa il Giappone.