
Colori in Giapponese: Significato, Uso, Etimologia ed Esempi
27/05/2025Quando ci si avvicina alla lingua giapponese, una delle prime curiosità che affiorano riguarda i nomi e cognomi: come sono strutturati? Perché il cognome viene prima del nome? Quali sono i cognomi più diffusi e cosa significano davvero?
Nel corso dei secoli, i giapponesi hanno usato i cognomi per esprimere virtù, legami familiari, onorificenze e perfino desideri per il futuro dei propri figli.
Dai potenti clan del periodo Heian ai samurai, dai nomi d’arte dei poeti fino alle moderne tendenze giovanili, ogni cognome racchiude un piccolo frammento di cultura.
In questo articolo parliamo delle origini, le caratteristiche e le curiosità che rendono unici i cognomi giapponesi, con uno sguardo linguistico e culturale utile a chi studia la lingua o desidera approfondire l’identità giapponese, anche attraverso una semplice domanda: 「お名前は?」– “Come ti chiami?”
L’ordine dei Nomi e Cognomi in Giapponese
In Giappone, il cognome viene prima del nome. L'ordine rispecchia l’importanza che la società giapponese dà alla collettività: prima viene la famiglia, poi l’individuo. Inoltre i giapponesi non sono diretti come gli occidentali, preferendo chiamare le persone con il cognome per rispetto.
Esempio: 山田 太郎 → Yamada Tarō (Yamada = cognome, Tarō = nome) Questo vale sia nel parlato che nello scritto, anche se nei contesti internazionali (passaporti, contatti con stranieri) a volte si usa l’ordine occidentale.
Negli ultimi anni, il governo giapponese ha anche incoraggiato i media esteri a rispettare l’ordine giapponese nei nomi, per preservare l’identità culturale.
La parola generica per “nome” è:
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名前(なまえ / namae) → nome
Quando si vuole distinguere tra cognome e nome proprio, si usano queste espressioni:
Espressione | Lettura | Significato |
---|---|---|
上の名前 | うえのなまえ | “nome in alto” = cognome |
下の名前 | したのなまえ | “nome in basso” = nome proprio |
Queste parole nascono dall’uso tradizionale della scrittura verticale: il cognome si scriveva in alto, il nome in basso.
Altre parole utili:
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苗字(みょうじ / myōji) → cognome
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氏(し / shi) → termine più formale per "cognome", usato in ambito legale o ufficiale
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お名前(おなまえ) → forma cortese per "nome"
Come si Chiede Il Nome e Cognome in Giapponese?
Ci sono diversi semplici modi per chiedere il nome (e cognome) in giapponese:
- Forma cortese (neutro/formale): お名前は何ですか? Onamae wa nan desu ka? → “Qual è il tuo nome?” Il suffisso お- davanti a 名前 - なまえ (nome) è una forma onorifica che mostra rispetto. È la forma più usata tra persone che non si conoscono bene o in ambienti educati.
- Forma molto cortese (più rispettosa): お名前を伺ってもよろしいですか? Onamae o ukagatte mo yoroshii desu ka? → “Posso chiederle il suo nome?” Questa frase si usa in contesti altamente formali o quando ci si rivolge a una persona di rango superiore (professori, datori di lavoro, clienti, ecc.).
- Forma semplice (tra pari o amici): 名前は? Namae wa? → “E il tuo nome?” / “Come ti chiami?” Usata tra bambini, coetanei o persone molto vicine. È diretta ma non maleducata in contesti informali.
Come dire il proprio nome:
Frase base per dire il proprio nome: 私は[Cognome o nome] です。 Watashi wa [Cognome o nome] desu. → “Sono [Nome].” Esempio: 私は田中です。 → Watashi wa Tanaka desu. → “Sono Tanaka.”
Nel dubbio, meglio presentarsi con il cognome, soprattutto all'inizio. Se il contesto è molto informale, si può anche usare solo il nome proprio.
Presentazione completa alternativa: はじめまして。田中と言います。よろしくお願いします。(はじめまして。たなかといいます。よろしくおねがいします) Hajimemashite. Tanaka to iimasu. Yoroshiku onegai shimasu. → “Piacere di conoscerla. Mi chiamo Tanaka. La prego di trattarmi con favore.”
- はじめまして: formula per il primo incontro (letteralmente "è la prima volta che ci incontriamo")
- 〜と言います (to iimasu): “mi chiamo…” (forma alternativa rispetto a “〜です”)
- よろしくお願いします: formula cortese e molto usata dopo essersi presentati; difficile da tradurre letteralmente, ma implica “la prego di trattarmi bene”.
Dialogo completo (cortese)
- A: はじめまして。お名前は何ですか? Hajimemashite. Onamae wa nan desu ka? Piacere, come si chiama?
- B: 田中と言います。お名前は? Tanaka to iimasu. Onamae wa? Mi chiamo Tanaka. E lei?
- A: 山本です。よろしくお願いします。 Yamamoto desu. Yoroshiku onegai shimasu. Sono Yamamoto. Piacere di conoscerla.
Nei contesti scolastici o lavorativi, è inappropriato usare il nome proprio di qualcuno senza permesso. Si preferisce chiamare per cognome + suffisso (es. 田中さん, Tanaka-san). Nei Contesti lavorativi è fondamentale avere con se anche il biglietto da visita.
Tra amici stretti, colleghi o compagni di classe, si può passare all’uso del nome proprio, spesso con suffisso -ちゃん (per le ragazze o bambini) o -くん (per i ragazzi). Dire "あなたは?" (“e tu?”) può essere percepito troppo diretto in certi contesti.

I 30 Cognomi Più Diffusi in Giappone e Significato
Ecco una lista dei cognomi più comuni, con pronuncia e significato:
Cognome | Lettura | Significato letterale |
---|---|---|
佐藤 | Satō | Aiutante + glicine |
鈴木 | Suzuki | Campanella + albero |
高橋 | Takahashi | Alto + ponte |
田中 | Tanaka | Campo + centro |
渡辺 | Watanabe | Attraversare + riva |
伊藤 | Itō | [antico nome] + glicine |
山本 | Yamamoto | Montagna + origine |
中村 | Nakamura | Centro + villaggio |
小林 | Kobayashi | Piccolo + bosco |
加藤 | Katō | Aggiungere + glicine |
吉田 | Yoshida | Fortuna + campo |
山田 | Yamada | Montagna + campo |
松本 | Matsumoto | Pino + origine |
井上 | Inoue | Pozzo + sopra |
木村 | Kimura | Albero + villaggio |
清水 | Shimizu | Acqua + pura |
森 | Mori | Foresta |
石川 | Ishikawa | Pietra + fiume |
池田 | Ikeda | Stagno + risaia |
橋本 | Hashimoto | Ponte + origine |
山口 | Yamaguchi | Montagna + bocca |
青木 | Aoki | Blu + albero |
福田 | Fukuda | Fortuna + campo |
藤田 | Fujita | Glicine + campo |
遠藤 | Endō | Lontano + glicine |
石井 | Ishii | Pietra + pozzo |
阿部 | Abe | Nome antico |
岡田 | Okada | Collina + campo |
酒井 | Sakai | Sake + pozzo |
西村 | Nishimura | Ovest + villaggio |
Un dettaglio importante è che i kanji nei nomi possono avere letture irregolari o multiple. Per esempio: 生田 può essere letto Ikuta o Namita 東海林 si legge Shōji, anche se i singoli kanji suggeriscono “Tōkai-rin”.
Per questo in Giappone in alcuni casi viene detto con quali kanji si scrive il nome.
Nomi e Cognomi Antichi Giapponesi
In epoche storiche precedenti all’introduzione obbligatoria del cognome (明治時代 Meiji jidai, fine XIX secolo), l’uso dei nomi in Giappone era fortemente determinato dalla classe sociale.
Samurai, nobili di corte (公家 kuge), monaci e contadini usavano sistemi diversi e spesso legati a ruoli, origini geografiche o onorificenze imperiali.
Molti cognomi giapponesi che oggi ci sembrano “comuni” hanno in realtà origini nobili:
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藤原(ふじわら)Fujiwara – Famiglia aristocratica potentissima nel periodo Heian. “Campo di glicine”.
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源(みなもと)Minamoto – Uno dei clan più importanti dell’epoca classica, spesso legato alla famiglia imperiale.
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平(たいら)Taira – Altro grande clan guerriero dell’antichità.
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橘(たちばな)Tachibana – Cognome di una delle famiglie più antiche di corte.
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小野(おの)Ono – Cognome di origine topografica ("piccola pianura"), associato a poeti e guerrieri.
Molti cognomi provenivano invece da località geografiche (montagne, fiumi, risaie), ed erano in origine nomi di clan o di feudi:
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山口 (Yamaguchi) → "bocca della montagna"
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大友 (Ōtomo) → "grande compagno", legato a una famiglia militare del Kyūshū
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上杉 (Uesugi) → "sopra la spiga", famoso clan del periodo Sengoku
Nomi Dei Samurai
I nomi propri maschili dell’epoca feudale giapponese spesso includevano suffissi distintivi, legati alla tradizione militare.
Da sapere che fino al periodo Meiji (1868), solo i nobili e i samurai avevano il diritto di usare un cognome. I contadini e le classi popolari usavano semplicemente il proprio nome e quello del villaggio o del clan di appartenenza.
Nel 1875, con la riforma Meiji, fu obbligatorio per tutti avere un cognome. Molti contadini ne scelsero uno ispirato alla natura (田中 Tanaka – "centro del campo", 山田 Yamada – "campo di montagna").
Ecco comunque alcuni esempi:
Nome | Kanji/Pronuncia | Significato simbolico |
---|---|---|
Kintarō | 金太郎 | “ragazzo d’oro” (eroe popolare) |
Momotarō | 桃太郎 | “ragazzo pesca” (eroe di fiabe) |
Kenshin | 謙信 | “umiltà + fede” (Uesugi Kenshin) |
Masamune | 政宗 | “ordine + religione” (Date Masamune) |
Tadakatsu | 忠勝 | “leale + vittoria” (Honda Tadakatsu) |
Yukimura | 幸村 | “villaggio felice” (Sanada Yukimura) |
Hanzō | 半蔵 | “mezzo magazzino” (Hattori Hanzō) |
Curiosità: anticamente c'erano molti cognomi che terminavano in - 右衛門(えもん・emon) Letteralmente “guardia destra della porta” – un titolo derivato dalle cariche della corte imperiale.
Il nome più famoso che ha questa radice è quello di Ishikawa Goemon (五右衛門 - ごえもん) il celebre ladro del XVI secolo.
Ci sono anche nomi illegibili e kanji rari. Nell’epoca Edo (1603–1868), alcuni samurai o poeti infatti sceglievano nomi complessi e quasi impossibili da leggere per distinguersi. Si trattava spesso di nomi d’arte o pseudonimi.
Esempi:
- 鬼平(おにへい)Onihei: “demone Heiji”, pseudonimo di un personaggio letterario.
- 宗矩(むねのり)Munenori: Maestro di spada e strategia, con kanji sofisticati (宗 = scuola, 矩 = norma).
Nel mondo dell’arte (kabuki, ukiyo-e, poesia haiku), era comune l’uso di nomi d’arte multipli: 歌川広重(うたがわ・ひろしげ)Utagawa Hiroshige – il “cognome” è fittizio, legato alla scuola artistica. 松尾芭蕉(まつお・ばしょう)Matsuo Bashō – “Bashō” era un nome da poeta, legato a una pianta di banano.

La Particolarità Della Famiglia Imperiale
I membri della famiglia imperiale non possiedono un cognome. Questo perché, nella storia giapponese, il cognome veniva concesso dall’imperatore a famiglie e individui meritevoli o di particolare lignaggio.
La linea imperiale, ritenuta ininterrotta, non ha mai avuto necessità di distinguersi con un nome di famiglia. Quando un membro della casa imperiale forma un ramo indipendente, riceve un titolo nobiliare speciale, che termina spesso con la particella 〜宮(〜のみや) come 美坂宮(Misaka-no-miya) 常陸宮(Hitachi-no-miya).
Usare il Titolo Onirifici al Posto del Nome
Nel parlare quotidiano, non è raro evitare di usare il nome proprio sostituendolo con un titolo legato al ruolo della persona. Questo succede per rispetto, distanza sociale o semplice praticità.
Alcuni titoli comuni:
Titolo | Significato |
---|---|
先生(せんせい)sensei | insegnante, medico, professionista |
店長(てんちょう)tenchō | direttore di negozio |
部長(ぶちょう)buchō | capo dipartimento |
社長(しゃちょう)shachō | presidente aziendale |
A questi si può aggiungere さん, come in 店長さん o 先生さん, anche se con certi titoli come "sensei", il suffisso viene spesso omesso.
Anche in famiglia vengono usati i titoli come お母さん(okaasan), お兄さん(oniisan), お祖父さん(ojiisan) vengono usati anche tra familiari, spesso sostituendo completamente il nome di battesimo.
Differenze tra Nomi Maschili e Femminili
Nel sistema dei nomi giapponesi, la distinzione tra nomi maschili e femminili è marcata soprattutto nella scelta dei kanji e delle terminazioni fonetiche.
Caratteristiche dei nomi maschili:
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Finali comuni: 〜太(た)– "grande", 〜夫(お / おとこ)– "uomo", 〜郎(ろう)– "figlio / uomo", 〜也(や)– "anche"
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Valori evocati: forza, saggezza, stabilità, virtù morali
Esempi:
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健太(けんた)– salute + grande
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一郎(いちろう)– primo + figlio
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翔太(しょうた)– volare + grande
Caratteristiche dei nomi femminili:
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Finali comuni: 〜子(こ)– "bambina", 〜美(み)– "bellezza", 〜香(か)– "profumo", 〜菜(な)– " natura"
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Valori evocati: bellezza, grazia, fiori, stagioni, purezza
Esempi:
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美咲(みさき)– bellezza + fiorire
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結衣(ゆい)– legame + abito
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佳奈(かな)– grazia + armonia
🔍 Nota culturale: negli anni ‘80 e ‘90 il suffisso 〜子(こ) era estremamente comune (es. Yukiko, Sachiko), ma negli ultimi decenni è diventato meno popolare, in favore di nomi più brevi e moderni.