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11/09/2025Il Nebuta Matsuri è uno dei più spettacolari festival estivi del Giappone, celebre per i suoi grandiosi carri illuminati e per l’atmosfera di festa che invade le strade della città.
Ogni anno, nella prima settimana di agosto, le strade di Aomori si animano di enormi figure realizzate in carta washi accompagnate da migliaia di danzatori e musicisti. Come riportato dal Japan National Tourism Office, queste gigantesche sculture di carta attirano «circa 3 milioni» di spettatori ogni anno, generando un indotto turistico notevole.
Gli spettatori possono anche unirsi ai danzatori “haneto” (letteralmente “saltatori”) che, urlando il tradizionale «Rassera, rassera!», animano la parata al ritmo dei tamburi e dei flauti. L’effetto complessivo è un tripudio notturno di luci, colori e suoni che rende il festival un’esperienza unica e travolgente
La prefettura di Aomori
La prefettura di Aomori (la cui "capitale è proprio l'ominima città), si trova all’estremo nord dell’isola di Honshū, la principale del Giappone, ed è circondata dal mare su tre lati. L’ambiente naturale è straordinariamente ricco: dai monti innevati Hakkōda al grande lago Towada, fino alle foreste primordiali di Shirakami-Sanchi (sito UNESCO).
Aomori è quindi un tesoro di natura incontaminata, grazie all’abbondanza di montagne, foreste e coste.
Del resto, circa il 66% del territorio è coperto da boschi – da cui il nome stesso di Aomori (青森, “bosco blu”). Ma non c'è solo la natura incontaminata, la prefettura è nota anche per le sue specialità agroalimentari.
Il clima estivo fresco e le terre fertili del piano di Tsugaru favoriscono la crescita di frutteti e orti di alta qualità: Aomori produce più della metà delle mele giapponesi.
Anche gli ortaggi spiccano a livello nazionale: ad Aomori si coltivano in abbondanza aglio e bardana (gobō). Nelle campagne si coltivano inoltre riso, verdure estive (cavoli, cipolle, ravanelli) e frutti di bosco (fragole, uva spina).
L’economia locale si basa anche su pesca e acquacoltura: le coste frastagliate di Aomori, bagnate sia dalla corrente calda del Kuroshio sia dalla corrente fredda Oyashio, garantiscono una grande abbondanza e varietà di pesci e frutti di mare.
Per esempio, la baia di Mutsu è famosa per le sue capasante (hotate) e calamari, così come le lagune interne (lago Towada, lago Ogawara, lago Jūsan) sono ottime per la pesca delle vongole e delle perle d’acqua dolce.
Sul piano storico-culturale Aomori conserva testimonianze antichissime: nella stessa città di Aomori si trova il sito Jōmon di Sannai-Maruyama, un grande villaggio neolitico con decine di residenze a palafitta.
L'insediamento è famoso per i ritrovamenti di oltre 2.000 figurine in argilla (土偶) e altri strumenti rituali jomon-japan.jp , indice che rituali animisti di invocazione prosperità erano in uso in questa area fin dal III millennio a.C. Tale ricchezza storica si affianca alle numerose usanze tradizionali e alle feste stagionali, fra cui spicca appunto la Nebuta Matsuri.
I carri Nebuta: Costruzione, Materiali e Simbolismo
Il fulcro del Nebuta Matsuri sono i carri-lanterna di carta, vere e proprie sculture illuminate dall’interno.
I carri vengono chiamati dashi-toro (o semplicemente nebuta) e presentano una struttura tridimensionale con figure che appartengono alla mitologia e alla storia giapponese, con qualche carro anche a tema anime.
Nella parata di Aomori sfilano generalmente una ventina di nebuta, ciascuno del peso di circa 4 tonnellate. Le dimensioni sono vincolate da regolamento: ogni carro non può superare 9 metri di larghezza, 7 di profondità e 5 di altezza, per consentirne la manovrabilità lungo le strade.
La costruzione è completamente artigianale e molto complessa: prima di tutto si realizza un telaio portante in legno, al quale si saldano interamente reti o gabbie di hari-gane (針金, filo di ferro) per tracciare i contorni delle figure.
Su questa struttura metallica si stende la carta washi, utilizzando sostanze leganti e cere fuse per impermeabilizzarla. Poi, con pennelli e spray vengono dipinti con oltre 20 vivaci tinte policrome: si applica dapprima inchiostro nero (sumi) per definire i bordi e le espressioni, quindi si colora ogni superficie. Il trucco è fare in modo che i colori risaltino al meglio quando il carro è illuminato al buio.
Infine all’interno del carro viene installato un sofisticato impianto di illuminazione: fino a 1.000 lampadine vengono collegate a un generatore diesel (circa 23 kW, ossia il doppio del consumo giornaliero medio di una casa), in modo che il nebuta risulti luminosissimo durante la notte.
Come accennato in precedenza, le figure sono tipicamente eroi epici, divinità o demoni delle leggende orientali, guerrieri dei classici giapponesi (come Momotarō o personaggi del Nihon Shoki), ma possono essere anche eroi del kabuki o personaggi storici (in particolare quelli resi famosi dalle Taiga Drama televisive).
In generale lo scopo è quello di impressionare e “spaventare” simbolicamente gli spiriti maligni con volti minacciosi o scenografie di battaglie, secondo antica tradizione sciamanica (simile al significato degli oni nelle processioni dei Namahage).
La realizzazione di un nebuta richiede un lavoro minuzioso: ci vogliono mesi di lavoro con squadre di oltre cinquanta persone (artisti, intagliatori, pittori) che operano sotto tensostrutture a ridosso del centro cittadino.
I maestri costruttori (detti nebuta-shi) curano personalmente il progetto dall’abbozzo su carta fino al montaggio finale.
Solo negli anni recenti si è passati da una produzione amatoriale a una professionale: fino agli anni '70 i carri venivano allestiti da volontari locali, oggi invece solo i nebuta-shi (maestri) certificati possono guidarne la realizzazione.
Ad esempio, la prima donna artista di nebuta (Asako Kitamura) ha fatto il suo debutto come nebuta-shi nel 2012, segnando l’apertura di questo mestiere anche al mondo femminile.
Etimologia di “Nebuta”
Il termine Nebuta (o nelle varianti dialettali Neputa/Nefuta) ha origini incerte ma affascinanti.
Una teoria corrente fa derivare il nome dal rito sciamanico del nemuri-nagashi (眠り流し): la «dispersione del sonno», ossia un piccolo corteo di lanterne che tradizionalmente si faceva galleggiare sui fiumi per mandare via la malattia e la sfortuna alla fine di luglio.
Dal punto di vista linguistico, gli studiosi ritengono che «nemuri» (sonno) sia diventato nella lingua popolare nebuta . Altre ipotesi collegate vedono la radice nel nome del «nemunoki» (合歓木, Acacia di July) o nei rituali taoisti di Tanabata: anche il sito ufficiale del festival conferma che la festa deriva in parte dalla tradizione del Tanabata cinese, fusa con credenze locali di “purificazione del sonno”.
In passato, infatti, il Nebuta Matsuri veniva spesso chiamato semplicemente “Tanabata Matsuri”, a sottolineare questa origine condivisa con il Festival delle Stelle.

Origini e Storia del Festival
Le prime origini della Nebuta Matsuri sono avvolte nel mito, ma le ricerche folkloriche e documentali ne suggeriscono una fusione di elementi.
Da un lato, come detto, essa pare derivare da rituali taoisti importati dalla Cina e diffusi in Giappone (la notte di Tanabata), uniti a usanze popolari locali come nemuri-nagashi, mushi-okuri (salvare le palle di millepiedi portatrici di malattie) o shinotori (invocazione degli spiriti).
Da un altro lato, diversi racconti popolari legano la nascita di Nebuta a figure leggendarie (per esempio il generale Tamuramaro dell’VIII secolo, secondo un’ipotesi ormai in gran parte scartata). In ogni caso, i primi documenti a menzionare esplicitamente una sfilata di “Nebuta” risalgono all’inizio del XVIII secolo.
Il diario ufficiale del Signore di Hirosaki del 1722 (弘前藩庁御国日記) cita già il «祢ふた» (nebuta/nebuta), indicando che la manifestazione era già un evento consolidato nell’area Tsugaru. Nel corso dell’epoca Edo la festa rimase soprattutto un rito locale di fine estate, celebrato nelle campagne e nei villaggi attorno ad Aomori senza grandi sfarzi.
Solo dopo la Seconda Guerra mondiale essa si trasformò in una grande manifestazione cittadina: il festival fu rilanciato come attrattore turistico e, crescendo di dimensioni anno dopo anno, assunse progressivamente l’aspetto attuale. Nel 1980 lo Aomori Nebuta Matsuri fu dichiarato “Importante Bene Culturale Immateriale”, riconoscendo così il suo valore di patrimonio tradizionale della regione.
I Danzatori “Haneto”: Costumi e Partecipazione
Uno degli elementi più pittoreschi della sfilata è il gruppo dei danzatori haneto (跳人). Il loro grido «Rassera!» scandisce il passo dei nebuta e aggiunge enfasi alla coreografia.
Gli haneto indossano costumi tradizionali molto caratteristici: un hanagasa (cappello di paglia a forma triangolare decorato con fiori artificiali), un yukata bianco con risvolto colorato rialzato fino al ginocchio, una fascia (shigoki) alla vita e spesso un piccolo gagashiko (contenitore di metallo) per acqua o sake.
Ai piedi portano tradizionali tabi bianchi a dita divise e sandali di paglia (zōri) legati saldamente per permettere i salti continui nebuta.jp . La danza degli haneto ha origini popolari e goliardiche: in principio erano soprattutto uomini travestiti da donna a scatenarsi in una danza sfrenata, gridando e dimenticando per qualche ora la quotidianità.
Oggi quella usanza arcaica si è trasformata in una festa aperta a tutti. Infatti una delle attrattive del Nebuta Matsuri è che chiunque può unirsi alla parata nei panni di un danzatore haneto: è sufficiente indossare il costume ufficiale.
I negozi di Aomori vendono o noleggiano interi completi (in genere a meno di ¥4.000) e molte persone, giapponesi e turisti stranieri, accettano l’invito diventando danzatori improvvisati per una sera. In corteo si contano spesso centinaia di haneto, che avvolgono i carri, mescolando ritmi frenetici e sincero spirito di festa.

La Musica Nebuta Bayashi
Accompagnano i carri e i danzatori le bande musicali del Nebuta Bayashi. Questa musica tradizionale di accompagnamento è costruita su tre strumenti: i taiko (grandi tamburi giapponesi), le fue (flauti di bambù) e i teburigane (piccoli gong di metallo suonati a mano).
I taiko dettano il ritmo, con il loro suono potente, i flautisti intonano la melodia principale, mentre i suonatori di teburigane enfatizzano i momenti clou del matsuri. Il risultato è una musica festosa, ritmica e talvolta ipnotica, che guida gli haneto nei loro salti.
Curiosità sul Nebuta Matsuri
Oltre agli eventi principali, la festa è circondata da riti minori e piccole tradizioni curiose. Una delle più suggestive è il Nemuri Nagashi (“scorrere del sonno”) celebrato durante la notte finale (il 7 agosto).
In questa cerimonia, i carri vincitori della competizione artistica vengono caricati su delle chiatte per poi sfilare sulla baia di Aomori, mentre la città ammira un’enorme esplosione di fuochi d’artificio. La sfilata finale sul mare richiama la purificazione e il viaggio sulle acque è come lo scorre del sonno.
Il giorno seguente, i carri tornano tutti al paese per essere smontati: infatti, oltre a quelli premiati conservati al Nebuta Museum “Wa Rasse”, gli altri vengono distrutti e ricostruiti ex novo ogni anno.
Tra le peculiarità meno conosciute c’è anche un rito benefico più recente: il “Kingyo Nebuta” (金魚ねぶた献灯祭, Nebuta dei pesci rossi) presso il santuario Hirota-jinja di Aomori.
Qui, sulle strade del festival si allestiscono centinaia di piccole lanterne di carta a forma di pesce rosso, donate dai cittadini per pregare per la felicità personale e la prosperità della comunità.
130 di questi “nebuta-kingyo” vengono legati al torii del santuario ogni estate, creando un suggestivo colpo d’occhio e un rito di purificazione collettivo. L’offerta dei pesci rossi serve a pregare per la prosperità della città e la felicità delle persone.

Il Ruolo Moderno del Festival
Oggi il Nebuta Matsuri ha un ruolo strategico nell’economia e nell’identità di Aomori. Il festival attira centinaia di migliaia di turisti ogni anno: secondo uno studio recente, la sola edizione 2022 ha registrato circa 980.000 visitatori e un impatto economico di oltre 30,6 miliardi di yen (circa 200 milioni di dollari).
L’incremento del turismo ha spinto la città ad allargare i servizi (dalla biglietteria riservata ai turisti alle guide multilingue) e a promuovere il festival sui media internazionali. Ogni anno il festival viene ampiamente documentato e trasmesso in diretta non solo in Giappone ma anche all’estero: per esempio, un programma televisivo nazionale (“Aomori no matsuri wo mirai e tsunagou 2025”) prevede di trasmettere dal 30 luglio 2025 la parata dei nebuta in diretta.
Parallelamente, il Nebuta riveste grande valore culturale. Nel 1980 il governo giapponese ha riconosciuto il festival come Patrimonio Immateriale nazionale, sottolineandone l’importanza di tradizione vivente. Allo stesso modo, i carri e i costumi del Nebuta sono considerati opere artigianali d’eccellenza: ciascuna carro è sponsorizzato da aziende locali (il suo costo medio è di circa 20 milioni di yen, 115.000 euro) e gli artisti che la creano hanno il titolo di “maestro” dei carri Nebuta.
Attualmente si parla di rendere quest’arte sempre più conosciuta: sono stati creati centri culturali (come il Nebuta Research Institute) che promuovono workshop e merchandising tematico.

Consigli Per chi Volesse Vederlo
Periodo e date: il Nebuta Matsuri si svolge ogni anno nei primi giorni di agosto. Ad esempio, nel 2025 la parata principale si terrà dal 4 al 6 agosto (serate dalle 18:45) con una sfilata finale il pomeriggio del 7 agosto.
L’evento serale è imperdibile per i carri illuminati; la cerimonia pirotecnica finale del 7 agosto in porto completa il tutto.
Come arrivare: il centro della città di Aomori è facilmente raggiungibile. Dalla stazione JR Aomori, che si trova sulla linea Shinkansen Tōhoku, bastano circa 10 minuti a piedi per raggiungere il percorso della parata. L’aeroporto di Aomori è invece a 30 minuti di auto dalla città. Se viaggiate in auto, la tangenziale Aomori IC è a circa 15 minuti dal centro. In alta stagione conviene prenotare il treno, mentre l’autobus urbano gestisce corse frequenti dalla stazione alla zona centrale.
Dove alloggiare: le zone più comode sono quelle vicine alla riva del fiume Shinano o a Furukawa, cioè lungo il percorso della parata.
Si trovano numerosi hotel di media categoria (Business Hotel) e ryokan tradizionali nelle vicinanze. Attenzione: Aomori si riempie velocemente a luglio, quindi è consigliabile prenotare almeno con qualche mese di anticipo. Un’alternativa originale è soggiornare nei villaggi rurali circostanti (per esempio Hakkōda Onsen nella prefettura), ma in quel caso valutate bene i trasporti pubblici.
Cosa mangiare: approfittate del festival anche per assaggiare le specialità locali.
In città troverete stand e bancarelle di ramen (in particolare il celebre Aomori Shio Ramen, col brodo salato tipico), spiedini di pesce fresco (spesso di calamaro o seppia), takoyaki e yakitori. Nei ristoranti antistanti alla stazione si può invece provare il pesce azzurro (sardine e sgombri) o il pesce locale (capasanta e salmone). Non perdete le famose mele di Aomori, spesso offerte come dolci o succhi in dono. A fine pasto, degustate un sakè locale (a base di riso di Nagano o Akita) o un bicchiere di shōchu di patata dolce.
Cosa non perdere: durante il festival, il consiglio è di seguire almeno una parata serale (preferibilmente di mercoledì o giovedì per evitare le masse del weekend) per godersi i carri accesi al buio. È molto suggestivo osservare la sfilata dai marciapiedi riservati o dai posti a sedere prenotati (i seat tickets vanno acquistati in anticipo sul sito ufficiale). Non dimenticate di partecipare all’ultimo atto: il marine parade del 7 agosto e i relativi fuochi d’artificio.
Infine, vale la pena visitare il Nebuta Museum Wa Rasse, a pochi minuti a piedi dalla parata finale: qui sono esposti i carri vincitori dell’edizione appena trascorsa dannywithlove.com . Date un’occhiata ai carri conservati , sono vere opere d’arte e scoprite qualche dettaglio dietro le quinte del festival. Con questi consigli: arrivo, alloggio, cibo, date e attrazioni collaterali, ogni visitatore potrà vivere al meglio il Nebuta Matsuri e apprezzarne appieno l’atmosfera unica.