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30/11/2024Le onsen, o sorgenti termali, rappresentano uno degli aspetti più affascinanti e unici della cultura giapponese.
Da secoli, i giapponesi si immergono nelle acque calde delle onsen per rilassarsi, curarsi e rigenerarsi, trasformando questa pratica in un rituale dalle profonde radici culturali e spirituali. L’acqua che sgorga dalle profondità della terra giapponese è ricca di minerali che hanno grandi benefici, e il Paese, situato su una zona vulcanica attiva, è costellato di sorgenti termali. Questo rende le onsen non solo un'attrazione turistica ma anche un’importante risorsa naturale.
L'Importanza delle Onsen nella Storia Giapponese
Le onsen hanno radici antiche e sono menzionate già nei documenti dell'Epoca Nara (710-794 d.C.). In passato, venivano utilizzate non solo per il piacere e il benessere personale ma anche per scopi spirituali.
I giapponesi consideravano le acque termali come doni divini, attributo che ancora oggi conserva una certa sacralità. Durante le epoche Heian e Kamakura, i samurai visitavano regolarmente le onsen per rilassarsi dopo le battaglie e per curare le ferite, consolidando l'idea delle onsen come luoghi di guarigione. Molti dei bagni termali più antichi e famosi del Giappone, come le sorgenti di Dogo e di Beppu, risalgono a queste epoche.
L'acqua termale era spesso considerata un'“acqua miracolosa” per la sua capacità di curare malattie della pelle, dolori muscolari e articolari, e altre condizioni di salute. Ancora oggi, molti giapponesi ritengono che immergersi nelle onsen sia un modo per rafforzare la salute e purificare lo spirito.
La Parola Giapponese "Onsen"
La parola onsen (温泉) è composta dai kanji 温, che significa "caldo," e 泉, che significa "sorgente". Questo termine descrive le sorgenti termali naturali del Giappone, dove l'acqua è riscaldata geotermicamente.
La parola stessa porta con sé il significato di calore e natura, elementi essenziali nella cultura giapponese, che considera le onsen un dono della terra e un luogo di ristoro per il corpo e lo spirito.
Origine Delle Onsen
L'acqua sotterranea riscaldata naturalmente può sgorgare da sola oppure essere estratta artificialmente tramite perforazioni, e anche queste ultime, se soddisfano la legge sugli onsen, sono considerate onsen.
In base alla fonte di calore, gli onsen si dividono in terme vulcaniche, riscaldate dal magma, e terme non vulcaniche, prive di collegamenti con vulcani. Tra le terme non vulcaniche si trovano acque sotterranee profonde riscaldate dalla temperatura terrestre crescente in profondità e sorgenti di calore ignoto. Esistono inoltre casi particolari, come le sorgenti moor a Tokachigawa, nell’Hokkaido, riscaldate dal calore derivato da antiche piante trasformate in lignite. Le terme vulcaniche si trovano ovviamente in prossimità di vulcani e contengono gas vulcanici. Le acque sotterranee profonde sono spesso situate in pianure e bacini e vengono estratte tramite perforazioni, contenendo talvolta sali marini o materia organica. Alcune terme non vulcaniche, come Arima Onsen, Yunomine Onsen e Matsunoyama Onsen, hanno temperature elevate inspiegabili con la normale gradazione geotermica, e vi sono varie teorie ipotetiche sull'origine del calore e dei componenti, anche se non confermate. In alcuni casi, come le nuove sorgenti calde di Tateyama a 70°C emerse dopo il terremoto di Hietsu o l’aumento della temperatura a Warishiki Onsen dopo il terremoto del Tōhoku, i terremoti possono influire sulla temperatura delle sorgenti termali.
Le Principali Aree Termali del Giappone
Il Giappone vanta un’ampio ventaglio di aree termali, ciascuna con caratteristiche e attrazioni uniche. Tra le più famose vi sono Beppu, Hakone, Kusatsu, e Noboribetsu, che attirano ogni anno milioni di visitatori locali e internazionali.
Beppu, situata nell’isola di Kyushu, è nota per il grande numero di onsen e per la grande quantità di vapore geotermico che permea la città. La città ospita i cosiddetti “Otto Inferni di Beppu”, otto sorgenti termali di diversi colori e temperature, utilizzate principalmente come attrazione turistica.
Hakone, vicino a Tokyo, è famosa per le sue sorgenti con vista sul Monte Fuji, mentre Kusatsu, situata nella prefettura di Gunma, è rinomata per la qualità delle sue acque, considerate tra le migliori del Giappone per la cura della pelle.
Noboribetsu, nell’isola di Hokkaido, è nota per il Parco Jigokudani, o “Valle dell’Inferno”, una suggestiva area vulcanica con sorgenti sulfuree e geyser, dove è possibile fare bagni termali in un ambiente naturale mozzafiato.
Ogni regione ha sviluppato una propria cultura delle onsen, con tipologie e ambientazioni diverse, da onsen situate nel cuore delle montagne, a bagni all’aperto circondati da alberi di ciliegio in fiore, fino a stabilimenti moderni che offrono trattamenti di lusso. Molte di queste località termali sono anche delle mete turistiche, con attrazioni e attività che arricchiscono l’esperienza dei visitatori.
Tipologie di Onsen
Ci sono tante tipologie di Onsen, queste sono le principali:
- Rotenburo (露天風呂) – Onsen all’Aperto: Le rotenburo sono vasche termali all’aperto, immerse spesso in scenari naturali mozzafiato. Si trovano su montagne, accanto a fiumi o con vista sul mare, offrendo un’esperienza rilassante in cui si può godere della bellezza della natura mentre ci si immerge nelle calde acque termali. I rotenburo sono particolarmente suggestivi durante l’inverno, quando è possibile immergersi nell’acqua calda circondati da paesaggi innevati.
- Uchiyu (内湯) – Onsen al Coperto: Le uchiyu sono vasche termali al coperto, tipiche delle strutture tradizionali o moderne. Sono spesso decorate con legno, pietra o piastrelle e hanno un’atmosfera intima e tranquilla. Questo tipo di onsen è ideale durante le giornate di pioggia o per chi preferisce un ambiente più privato e accogliente rispetto alle vasche all’aperto.
- Ashiyu (足湯) – Onsen per i Piedi: Gli ashiyu sono piccole vasche termali dedicate esclusivamente ai piedi. Spesso collocati in spazi pubblici come stazioni, parchi o lungo le strade di città termali, permettono a chiunque di rilassarsi immergendo i piedi nell’acqua calda senza dover spogliarsi. Sono perfetti per una pausa rilassante dopo una lunga camminata.
- Kashikiri Onsen (貸切温泉) – Onsen Privata: Le kashikiri onsen sono vasche termali private, prenotabili da singoli ospiti, coppie o famiglie. Le kashikiri onsen possono essere sia al chiuso che all’aperto, con viste spettacolari.
- Notenburo (野天風呂) – Onsen Selvaggia: Simili ai rotenburo, le notenburo sono vasche termali all’aperto situate in luoghi naturali non modificati dall’uomo, come fiumi, laghi o sorgenti termali naturali. Questa tipologia offre un’esperienza unica e autentica, spesso lontano dalle strutture turistiche, e permette di immergersi nella natura selvaggia.
- Mushi-yu (蒸し湯) – Onsen di Vapore: Le mushi-yu sono bagni di vapore termale, dove i visitatori si siedono o si sdraiano in stanze riempite con vapore proveniente dalle sorgenti calde. Questi bagni sono ideali per chi desidera un effetto detox, poiché il vapore aiuta ad aprire i pori, eliminare le tossine e rilassare i muscoli.
Tipologie di Acqua
Le onsen giapponesi si distinguono per la varietà delle loro acque termali, ciascuna arricchita da minerali specifici che offrono particolari benefici per il corpo e la mente.
Le kin onsen (onsen d’oro), con acque dal colore marrone o giallastro dovuto alla ricca presenza di ferro, sono ideali per migliorare la circolazione, trattare l’anemia e alleviare i dolori muscolari.
Le gin onsen (onsen d’argento), caratterizzate da acque limpide e ricche di bicarbonato di sodio, leniscono le irritazioni cutanee e detergono la pelle, rendendola morbida e liscia. Le onsen sulfuree (iō onsen) si distinguono per l’odore pungente di zolfo e sono efficaci nel trattamento di dolori cronici, artriti e malattie respiratorie.
Le onsen con un pH basso (sansei onsen), esfoliano la pelle e contrastano batteri e infezioni, mentre le onsen alcaline (arukari-sei onsen), con un pH alto, ammorbidiscono la pelle, migliorano l’elasticità e hanno un effetto anti-invecchiamento.
Le onsen saline (shio-kaibutsu sen), ricche di cloruro di sodio, trattengono il calore corporeo, migliorano la circolazione e proteggono la pelle dalla secchezza, mentre le onsen carboniche (tansan sen), con alte concentrazioni di anidride carbonica, stimolano la circolazione sanguigna e riducono la pressione arteriosa.
Come Comportarsi e Consigli per Godersi Le Onsen
Visitare un’onsen giapponese è un’esperienza unica, ma ci sono alcune regole da seguire per assicurarsi di rispettare le tradizioni e trarre il massimo beneficio da questa pratica di benessere. Ecco una guida sulle regole e consigli per godersi al meglio una visita a un’onsen.
Lavarsi Bene Prima di Entrare
Una delle regole fondamentali è lavarsi accuratamente il corpo prima di entrare nelle vasche comuni. Nelle onsen, ogni ospite ha a disposizione un piccolo sgabello e una doccia per il lavaggio iniziale, chiamato kakeyu.
Durante il lavaggio, si deve usare sapone e shampoo per pulire ogni parte del corpo. Questo gesto simboleggia la purificazione e dimostra rispetto verso gli altri visitatori, oltre a mantenere pulita l’acqua delle vasche.
Non Immergere l'Asciugamano nell’Acqua
All’interno dell’onsen è comune portare con sé un asciugamano, che può essere usata per coprirsi mentre ci si sposta e per asciugarsi il sudore o l’acqua. Tuttavia, è importante non immergerlo nelle vasche: spesso i visitatori la lasciano a bordo vasca o la tengono piegato sopra la testa per evitare che entri in contatto con l’acqua.
Non Essere Rumori
Le onsen sono luoghi di relax e riflessione, quindi è importante rispettare la calma e non parlare a voce alta. Molti visitatori giapponesi preferiscono immergersi nel silenzio, in modo da rilassarsi e meditare.
Conversare è permesso, ma si consiglia di farlo a bassa voce, per rispettare l’atmosfera tranquilla e consentire a tutti di godersi l’esperienza in serenità.
Tatuaggi e Onsen
In Giappone, i tatuaggi sono tradizionalmente associati alla yakuza, la mafia giapponese, e molti stabilimenti termali storici vietano l’ingresso a persone tatuate. Tuttavia, questa regola sta lentamente cambiando, soprattutto nelle onsen più moderne o in quelle che accolgono molti turisti.
In caso di tatuaggi visibili, è sempre meglio verificare con la struttura se sono ammessi. Alcuni stabilimenti permettono di coprire i tatuaggi con cerotti appositi per poter accedere alle vasche.
Godersi le Vasche con Moderazione
Per evitare malesseri dovuti all’eccessivo calore, si consiglia di non rimanere troppo a lungo nelle vasche, soprattutto se l’acqua è molto calda. Di solito, sessioni di 5-10 minuti intervallate da pause sono sufficienti per trarre i benefici delle acque termali senza affaticarsi. È importante anche ascoltare il proprio corpo e uscire immediatamente dalla vasca se si avvertono capogiri o affaticamento.
Lasciarsi Andare e Rilassarsi
L’aspetto più importante per godersi appieno un’onsen è lasciarsi andare e immergersi nel momento presente. Le onsen sono luoghi di pace e benessere, progettati per alleviare lo stress e permettere alle persone di prendersi una pausa dalle attività quotidiane.
Si consiglia di approfittare del calore e della tranquillità per rilassarsi profondamente, godersi la vista del paesaggio circostante, chiudere gli occhi e praticare la respirazione lenta e profonda.
Tradizioni Post-Onsen: Le Bevande
Dopo un bagno rigenerante in un’onsen, è comune per i giapponesi seguire un rituale di relax che include il consumo di bevande rinfrescanti. Questa abitudine è radicata nella cultura del benessere giapponese e serve a reidratare il corpo.
Una delle bevande più popolari dopo l’onsen è il lo yogurt da bere, spesso venduto in comodi bottigliette nei distributori automatici o nei negozietti presenti all’interno delle strutture. Un’altra opzione comune è il latte, spesso consumato freddo, che rappresenta un classico post-onsen. È una scelta particolarmente apprezzata per il suo sapore cremoso e la sua capacità di lenire il corpo dopo l’esposizione al calore intenso.
Per chi preferisce bevande più energizzanti, i tè giapponesi sono una scelta frequente. Questi tè, naturalmente privi di zuccheri, non solo reidratano ma aiutano anche a disintossicare il corpo grazie alle loro proprietà antiossidanti.
Alcuni ospiti scelgono invece bibite gassate locali, come la classica Ramune, per un tocco di dolcezza e freschezza. Infine, molte onsen offrono specialità locali, come succhi di frutta o bevande fermentate a base di riso (amazake), che variano a seconda della regione.
Onsen Tamago
Le onsen tamago (温泉卵) sono uova cotte nell'acqua termale, un piatto tradizionale giapponese che sfrutta il calore delle sorgenti naturali.
Il processo di cottura avviene a bassa temperatura, generalmente tra i 60°C e i 70°C, per un periodo prolungato, che permette di cuocere l'uovo in modo particolare. Il risultato è un uovo con il bianco morbido e il tuorlo cremoso, quasi come una sorta di uovo alla coque, ma con una consistenza più delicata e vellutata.
Sono anche considerate una pietanza sana, poiché il trattamento termale delicato preserva molte delle proprietà nutritive dell'uovo. Vengono servite in vari modi, come aggiunta a zuppe, piatti di riso o come accompagnamento a piatti di carne o pesce.